pour ceux qui pige ...
Come mai proprio Varese?
" Il mio procuratore ha mostrato un filmato alla società che si è subito interessata a me concedendo l'opportunità di allenarmi per due settimane con Mister Sannino. Adesso faccio parte del gruppo della prima squadra ma ci vuole ancora pazienza perchè prima di una firma bisogna aspettare che venga ufficializzata almeno una partenza per poter essere tesserato."
Da un certo punto in poi la tua carriera è stata contraddittoria e segnata da alcuni episodi purtroppo negativi.
" Con Maurizio Jacobacci mi sono trovato molto bene ed è stato lui a farmi debuttare in Super League. Dopo la partita di Thun, nella quale ho segnato il mio primo goal, mi sono infortunato alla caviglia per la seconda volta e il ritorno di Bigon sulla panchina del Sion non è stato per me positivo. Con questo mister non c'è proprio stato feeling ed ho giocato pochissimo. Un rapporto umano difficile se non inesistente e poca considerazione come giocatore. Con l'arrivo di Stielike le cose hanno preso nuovamente una piega positiva, ho sempre giocato e sono entrato a far parte del giro della nazionale U21."
Nella lunga lista di allenatori che si sono avvicendati sulla panchina del Sion dopo il ritorno in Super League anche il nome di Didier Tholot dal quale, a prima vista, sei stato considerato e trattato con pesi e misure contraddittorie.
" La prima fase è stata positiva. Ho avuto spazio, ho vinto una Coppa Svizzera e mi è stato concesso di farmi notare. L'anno scorso sono stato messo in disparte anche per la maggior considerazione che il Mister aveva nei riguardi dei giocatori francesi e così è finita la mia esperienza in Super League."
La ricerca di una nuova soluzione professionale è caduta casualmente oltre confine oppure è stata frutto di una scelta ponderata?
" Ci sono stati un paio di contatti con Bellinzona e Thun ma nulla di concreto e così ho maturato la decisione di voler lasciare la Svizzera per fare un'esperienza in un altro paese. Anche se qui per ora sono solo - quando può viene a trovarmi la mia ragazza - le giornate in una camera d'albergo sono lunghe, l' Italia è un paese che mi piace. Ora avrei solo voglia di giocare. Ho già visto un paio di partite da quando sono qui, il livello della categoria è molto buono."
A giudicare dalle sedute di allenamento ti sei inserito molto bene nel gruppo e anche durante amichevoli e partitelle in famiglia.
" A parte il problema della lingua credo di si. Con Sannino mi trovo bene, tiene alto il livello di concentrazione per tutta la durata dell'allenamento e questo mi piace molto. Con i compagni c'è feeling, magari ogni tanto non capisco qualcosa ma posso parlare francese con Mathieu Moreau."
C'è un'aurea mediocrità nell'atteggiamento di Crettenand. La partitella di rifinitura prima della trasferta a Piacenza per l'ultima partita del giorne di andata lo ha visto infaticabile protagonista sulla fascia destra dalla quale ha offerto due assist vincenti ai compagni. Lo salutiamo nel gelo bosino di questi giorni con l'augurio di rivederci presto per scrivere del debutto in campionato in attesa che la carriera possa rimettersi sui binari percorsi prima dello stop.